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JUAN CARRITO
A ROCCARASO SAMMARONE: "IMPREVEDIBILE"

di GABRIELLA DI LELLIO

L'orso "confidente", rilasciato il 22 marzo dall'area faunistica del Parco della Naiella, si è ripresentato stamattina intorno alla stazione ferroviaria del paesino turistico. Il Parco in un comunicato considera "conclusa" questa parte della vicenda, e rimanda tutto al tavolo tecnico-istituzionale. Il direttore del Pnalm: "Nessun animale fino ad oggi si cibava sistematicamente dai cassonetti. La scommessa è creare un sistema, lontano dai Parchi e dalle aree protette, con territori a misura di orso"

Carrito

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“L’orso Juan Carrito è tornato a Roccaraso. Si chiude la fase di traslocazione ma gli esiti dell’operazione aprono prospettive per il futuro”. Così il Parco nazionale della Maiella ha formalizzato questa sera ciò che gli abitanti del paesino turistico già sapevano da qualche giorno: l’orso confidente "è tornato a frequentare il centro abitato”.

Dal 25 marzo, giorno in cui era stato “rilasciato” dall’area faunistica, alle ultime 48 ore, Juan Carrito ha vagato tra le valli senza mai frequentare i paesini e “cibandosi di erbe e di formiche”, racconta il comunicato del Parco. Sabato scorso i tecnici hanno osservato, grazie al collare satellitare, che l’animale aveva raggiunto Pescocostanzo e Rivisondoli e infine, questa mattina, la stazione di Roccaraso.

Juan Carrito fu catturato la prima volta il 7 dicembre 2021 a Roccaraso dagli operatori del Parco Nazionale Abruzzo Lazio e Molise e portato in montagna nella speranza che andasse in ibernazione. Il piano avrebbe potuto funzionare se il mutamento del clima non avesse provocato un rapido risveglio e il ritorno a Roccaraso paese, zona di competenza del Parco Nazionale della Majella. Dopo vari avvistamenti e contatti con esseri umani e animali, il 6 marzo è stato trasferito appunto nell’area di Palena, ampia e recintata. Infine, dopo 16 giorni di “rieducazione”, il 22 marzo era stato liberato e riportato in montagna.



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A questo punto il Parco Maiella giudica “conclusa la fase di traslocazione sperimentale”; ci si siederà dunque al tavolo tecnico-istituzionale coordinato dal Ministero per la Transizione Ecologica e del quale fanno parte tutti gli Enti coinvolti nella tutela dell’orso. Il ritorno a Roccaraso era “stato messo in conto come altamente probabile”, rivela il Parco, “ma la traslocazione sperimentale sulla Maiella ha lasciato dietro di sé nuovi elementi di valutazione che consentiranno ai tecnici e agli enti preposti di valutare meglio le azioni da intraprendere in futuro”.

Nel frattempo a Roccaraso i cittadini s’erano già accorti di tutto questo. Stamattina alle 8,30 Juan Carrito si trovava sotto casa di un'anziana signora nei pressi della stazione ferroviaria. Si attendono altri avvistamenti. In realtà la maggiore preoccupazione dei locali è la salute dell’orso. Potrebbe essere danneggiata dalla continua ricerca di carne e dolci. Ci sono molti alberi di mele selvatiche per soddisfare la sua fame, ma quelle non le mangia. Inoltre, nei mesi in cui l’animale è stato allontanato da Roccaraso, l’amministrazione comunale non si è attrezzata per prevenire il problema della irraggiungibilità dei rifiuti. Ancora una volta, si chiede ai cittadini rispetto e soprattutto di non lasciare alla portata l'immondizia e il cibo per cani e gatti, in specie plastica e carta oleata che possono intossicare l'orso.

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“Juan Carrito, che pesa ormai un quintale,” dice Luciano Sammarone, Direttore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise “è un animale imprevedibile, un fenomeno completamente nuovo. Ha imposto un salto di qualità a tutto il sistema che gira intorno all’orso per il suo comportamento confidente, ponendo questioni mai sperimentate prima. Nessuno animale fino ad oggi si cibava sistematicamente dai cassonetti. La scommessa è creare un sistema, lontano dai Parchi e dalle aree protette, con territori a misura di orso. Sin da settembre 2021 il suggerimento dato da esperti nazionali ed internazionali era quello di metterlo in gabbia. Il PNALM ha sempre cercato soluzioni alternative, in accordo con la Regione Abruzzo, il Parco nazionale della Majella confinante e gli altri enti preposti, per evitare la cattività. La verità è che esistono dinamiche in natura di cui non sappiamo quasi nulla e Juan Carrito è veramente particolare.”

Da parte sua, il comune di Roccaraso ha emesso un avviso secondo il quale "da mercoledì 13 Aprile 2022 il servizio di raccolta dei rifiuti urbani di tipologia 'umido' (utenze domestiche e non domestiche) non sarà più erogato tramite il ritiro porta a porta dei mastelli ma dovrà essere svolto direttamente dal cittadino, recandosi di persona presso la più vicina delle tre Ecoisole presenti sul territorio (Roccaraso, in Viale dello Sport e in Via Napoli e frazione di Pietransieri in Via Bologna)". I rifiuti andranno conferiti lì, oppure "presso il centro di raccolta comunale sito in Località fosso Rasine". È anche attivo un servizio telefonico al numero 3472687775 dedicato solo a persone in difficoltà, impossibilitate a recarsi di persona presso le ecoisole.



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