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COLLABORATORI DI FOGLIEVIAGGI

AUTORI, ILLUSTRATORI, VIDEOMAKER, VIANDANTI GRAFICI...

Alberto
Gambino

Roma, 1967, professore di diritto, fa anche un po' l'avvocato specie coi figli. Cattolico praticante e, quindi, peccatore. Ama il pensiero lento e gli piace cantare fuori dal coro mescolando cose nuovissime e cose antiche.

calderoni

Alessandro
Calderoni

68 anni, milanese di nascita. Le mie passioni? Forse troppe. La bicicletta è la prima: cicloturista da 50 anni. Ho girato le Alpi, con una passione per i Passi: quelli sopra i 2000 li ho scalati tutti. Ho traversato l’Italia da costa a costa in 11 itinerari, con un minimo bagaglio ma con tanti amici. Poi lo scialpinismo e la montagna in genere: anche qui, fatica e soddisfazione, splendidi panorami e silenzi infiniti. La passione per la natura ha altri risvolti: coltivo l’orto, i fiori, mi piace lavorare il legno e da qualche tempo mi diletto anche col disegno botanico e naturalistico.

Alberto
Fiorin

Nato a Venezia nel 1960. Non ha la patente e da oltre trent’anni utilizza la bicicletta per viaggiare e conoscere il mondo con spedizioni ciclistiche in Unione Sovietica, in Cina, in Medio Oriente, in Scandinavia, in Egitto, in Africa. Tra i suoi libri “Strade d’Oriente, in bici da Venezia a Pechino”, “Shalom Shalom, da Venezia a Gerusalemme in bicicletta”, “Il vento dei fiordi, da Venezia a Capo Nord in bici”, “Carrettera Austral, strada alla fine del mondo”, e molte guide alle ciclovie in Italia e Europa).

Amleto
Vingiani

Classe ’56, gastroenterologo ormai a tempo perso, a residuo rischio degli incauti pazienti. Vorrebbe essere cultore di cose umane. Vagamente artralgico, ha nostalgia di quando era un elegante tennista, anche se sulla definizione non vi è consenso fra gli amici

Andrea
Vianello

Nato a Roma nel 1961, giornalista radio e tv, scrittore traumatizzato, milanista affaticato e brasilianista malandato.

Angelo
Mascolo

Sono archeologo, giornalista e scrittore. Ho collaborato con i quotidiani «Roma», «Metropolis» e «Il Mattino». Nel 2016 il mio romanzo "Palestra Italia" si è classificato secondo al Premio Letterario RAI «La Giara». A novembre 2017 è uscito «La primavera cade a novembre», giallo edito dalla casa editrice Homo Scrivens, arrivato alla seconda ristampa, che ha ottenuto diversi riconoscimenti a livello nazionale.

Bruno
Miserendino

Nato a Roma nel 1951, inutile laurea in Storia, insegnante e poi giornalista all’Unità per 33 anni, inviato di politica per troppo tempo e per questo pre-pensionato felice. Amo la musica, anche se il violoncello non se ne accorge, alle città preferisco montagne, deserti e mare. Prima o poi andrò a vivere all’Elba. Ma devo sbrigarmi .

Carlo
Pontorieri

Insegna diritto romano all’Università della Calabria, ma è convinto di capirne anche di musica, vino, politica e soprattutto pallone. Ha pubblicato altre cose qua e là.

Donata
Bonometti

40 anni di lavoro nei giornali. Di Padova negli anni '70, e a seguire di Genova. Oggi famigliolanza, volontariato, viaggetti italiani - ho paura di volare - e passeggiate in questa Liguria, musa aspra e generosa. Quando si potrà, mostre, musei, arte. Ero un' archeologa, sono stata una cronista. Comunque ho sempre scavato.

Donatella Alfonso

Nata a Genova nel 1957. Giornalista, scrittrice e curiosa - delle persone e della storia - per natura e per professione. Confida di tornare a viaggiare oltre i confini.

Enzo
D'Antona

Nato in Sicilia a Riesi. Cronista e poi capo del settore Economia al quotidiano “L’Ora” di Palermo. Per dieci anni a Milano al settimanale “il Mondo” con inchieste sugli intrecci tra politica, affari e criminalità organizzata. Dal 1997 al 2014 a “Repubblica” prima come capo della redazione di Palermo e poi all’ufficio centrale a Roma. Dal 2015 direttore della “Città di Salerno” e dal 2016 al 2019 del “Piccolo” di Trieste. Nel dicembre 2020 ha pubblicato il libro “Gli spaesati. Cronache del Nord terrone” per Zolfo Editore

Federigo
Argentieri

Insegna Scienze politiche alla John Cabot University di Roma

Gianfelice Imparato

Nasce a Castellammare di Stabia nel 1956. La sintesi estrema delle sue passioni di una vita sta nella risposta che la figlia Francesca, all’età di sei anni, diede alla maestra che le chiedeva cosa facesse il suo papà: “Mio padre fa il marinaio, il falegname e poi fa anche l’attore”. Scampato al colera del ’73, alla Sars del 2002 e, finora, al Covid 19, è impegnato in campo teatrale, cinematografico e televisivo almeno fino alla prossima epidemia

Gianni
Cerasuolo

E’ nato nel 1948 a Pozzuoli - non ditegli: ah, il paese di Sofia Loren!. Ha lavorato all’Unità, a Repubblica e al Quotidiano della Calabria. Emigrante? Si. Strimpella il piano ma è certo di suonare la Polacca in la bemolle maggiore - Héroїque - di Chopin al prossimo scudetto del Napoli

Gianni Marsilli

Nacque sul Carso, a cavallo tra oriente e occidente, e vive tra Trieste e la Francia, a cavallo delle Alpi. Malgrado la scomodità e l'età venerabile non ha intenzione di scendere. Tale schizofrenia non poteva che portarlo al giornalismo, lavoro che ha svolto a Trieste, Milano, Roma, Parigi, Bruxelles e un po' in giro per il mondo, soprattutto europeo. Al momento pensionato inattivo.

Giuseppe Di Capua

Nato nel 1955, in pensione; consulente legale, rigorosamente a titolo gratuito, di familiari ed amici che si fidano. Appassionato di relazioni umane e di come funzioni il cervello altrui. Ricorda con piacere quanto fosse bravo a biliardino, tanto da meritarsi l’appellativo di “Peppe saracinesca”, il perché è facilmente intuibile

Luigi
Vicinanza

Castellammare di Stabia 1956, amico sin dagli anni delle scuole elementari del fondatore e amministratore di questo sito: un trauma incancellabile. Terrone con la valigia, ha avuto la fortuna di collezionare più di 40 anni di giornalismo e non intende smettere nonostante si consideri un ex di molte belle esperienze.

Maddalena
Tulanti

Napoletana, ha fondato nel 2000 e diretto fino al 2015 il Corriere del Mezzogiorno Puglia, dorso locale del Corriere della Sera, dopo essere stata capo redattore e corrispondente da Mosca per L’Unità. Oggi è editorialista di Telebari, la prima tv della città di Bari dove vive quando non si occupa dei suoi ulivi a Ostuni. Laureata in Russo con il massimo dei voti presso l’Orientale di Napoli è appassionata di politica internazionale e di geografia e lettrice avida e curiosa di ogni genere letterario. E’ separata, non ha figli, ha tre gatti e una splendida e geniale nipote).

pastonesi

Marco
Pastonesi

Ha scritto per ventiquattro anni per la "Gazzetta dello Sport". Si divide tra due passioni: il rugby e il ciclismo. Su tutti e due ha scritto molti libri - tra cui "Gli angeli di Coppi", "Il diario del gregario", "I diavoli di Bartali", con Fernanda Pessolano "Attenzione ciclisti in giro". Ha affiancato Alfredo Martini nella scrittura dell’autobiografia "La vita è una ruota"

Marina
Morpurgo

Ex giornalista, ora traduce romanzi, scrive libri di storia per le scuole, pascola cani e va in montagna.

Massimiliano
Cacciotti

Romano, affascinante e geniale, artista poliedrico in attesa di consacrazione postuma. Ho diretto periodici, teatri, associazioni, agenzie pubblicitarie, gallerie, pubblicato racconti, ideato trasmissioni tv, fallendo miseramente in tutto. In compenso coltivo un gusto particolare per i piccoli piaceri: viaggiare, ascoltare musica world anni novanta, andare in Camollia nel giorno del Palio di Siena, guardare per la centotredicesima volta il Favoloso Mondo di Amélie

Michele
Sartori

Tosco-cimbro - mamma di Lamporecchio, papà di Asiago -, nato nel 1949, cresciuto a Padova. Parecchi decenni a “L’Unità” occupandomi soprattutto di giustizia, terrorismo, nordest. Un paio di libri sul terrorismo. Ora, in pensione, vivo tra Genova e - prevalentemente - l’isola di Cherso. Leggo, fotografo, cammino. Sposato. Nonno disimpegnato. Estremamente pigro

Michele
Smargiassi

Sono nato prevalentemente nel forlivese, verso la metà del secolo scorso. Laureato in Storia contemporanea all'Università di Bologna con una tesi sulle cartoline illustrate. Ho lavorato a l’Unità, poi dal 1989 a la Repubblica. Mi occupo da trent’anni di fotografia e cultura visuale. Dal 2009 gestisco il blog Fotocrazia. Oltre a testi per mostre, cataloghi, riviste e volumi collettivi, ho scritto Voglio proprio vedere - Contrasto, 2021; Sorridere. La fotografia comica e quella ridicola - Contrasto, 2020; Un’autentica bugia. La fotografia, il vero, il falso - Contrasto, 2009; Ora che ci penso. La storia dimenticata delle cose quotidiane - Dalai, 2011. Ho collaborato alla collana “Maestri della fotografia” - Repubblica / National Geographic, 2019-2020 - e curo la collana “Visionari” - Repubblica / National Geographic, 2020-2021. Faccio parte del direttivo della Sisf – Società Italiana di Studi di Fotografia, e dei comitato scientifici del Centro italiano per la fotografia d’autore di Bibbiena e della Fondazione Nino Migliori)

Nicola
Fano

Classe 1959. Vive tra Roma e Torino dove insegna all’Accademia Albertina di Belle Arti l'astrusa materia di Letteratura e filosofia del teatro. Da quarantacinque anni va a teatro quasi tutte le sere e, giacché è recidivo, alla storia del teatro ha dedicato i numerosi libri che ha scritto. Detesta il calcio, ma gioca a pallacanestro: quando smetterà di farlo, con ogni probabilità, morirà.

Oreste
Pivetta

Milanese, laureato in architettura, giornalista professionista, ha lavorato all'Unità come caporedattore, inviato, editorialista. Ha collaborato con numerose riviste, con Radiotre e con Radio Popolare. Ha scritto alcuni libri, tra i quali "Io, venditore di elefanti" (Garzanti, con Pap Khouma), "Candido Nord" (Feltrinelli), "Franco Basaglia. Il dottore dei matti" (Baldini Castoldi). Ama gli sport che pretendono tanta fatica: l'alpinismo, la corsa in montagna, il ciclismo (naturalmente in salita)

Paola
Rizzi

Giornalista da una vita - Unità prima, Metro poi e tuttora in corso, collaborazioni qua e là. Nel tempo libero si occupa di cose di donne e di linguaggio. Vorrebbe viaggiare sempre e vivere in albergo, ma un gatto sociopatico le ricorda che ha una casa dove tornare.

branca

Paolo
Branca

Cagliaritano, 1958. Giornalista in pensione dopo una vita professionale trascorsa interamente a l'Unità. Tra i suoi vanti aver visto il Cagliari vincere lo scudetto e aver corso sei volte l’Eroica da 135 chilometri

Paolo
Soldini

E' stato corrispondente a Bruxelles e a Berlino per l’Unità, capoufficio stampa del Comune di Roma e vicedirettore del Riformista. Ha raccontato la caduta del Muro di Berlino su cui ha scritto un libro - “Quando il Muro cadde anche in Italia” -, edito da strisciarossa, sito del quale è tra i fondatori. Collabora con la trasmissione di Rai Radio Tre Wikiradio.

Pasquale
Cascella

E' uno di quei meridionali con l’ansia di andare e tornare. Aveva lasciato Barletta per apprendere il mestiere di giornalista a Roma. Da notista - di sindacale e di politica - a “l’Unità” si è mosso per collaborare con D’Alema alla presidenza del Consiglio, e con Napolitano a Montecitorio e infine al Quirinale, rientrando ogni volta in redazione. Nel 2013 è invece tornato nella città della Disfida per un mandato in proprio, da sindaco. A questo punto, non essendoci più “l’Unità”, se ne è andato in pensione.

Pietro
Visconti

Primi articoli sul giornalino parrocchiale Camminiamo Insieme. Gavetta al settimanale diocesano Il Nuovo Giornale, all'emittente di sinistra QuartaRadio, corrispondente di Avvenire, collaboratore di Libertà che lo ha assunto nel 1983. Poi trentadue anni a Repubblica, tra Bologna, economia e politica interna a Roma, senza dimenticare la sua adorata provincia. Dal dicembre 2018 ci è tornato e prova a fare, oltre che il giornalista, il direttore di Libertà. Passioni primarie: calcio - gli fu negata una buona carriera, dice un'insistente leggenda - , poesia dialettale, nebbia, ultimamente stelle.

Roberto
Roscani

Nato a Roma nel 1952. Dal 1974 all'Unità, dove mi sono occupato molto di Roma, di cultura e poi di politica. Appassionato di storia - la laurea ce l’ho ma talmente tardiva da essere quasi una scusa per i soldi spesi in tasse universitarie - e di architettura, tagliatore di capelli in quattro: occupazione molto in voga nel Pci dei miei anni.

Sara
Scalia

Nasce a Roma nel 1953. Ha lavorato per 11 anni a L' Unità e poi in Rai dove ha fatto, fino alla pensione, parecchie cose interessanti. Un marito, un figlio. Ceramista scarsa ma con molta passione. Il suo epitaffio sarà: voleva essere Jo e diventò Meg

Tony
Jop

nasce a Venezia nel 1951. Inizia a lavorare per l’Unità verso la metà degli anni '70 interrompendo gli studi di Medicina. Dirige l’inserto locale prima di trasferirsi a Roma e di fare l’inviato, poi caporedattore di notte, capo degli Interni, capo degli Spettacoli. Corsivista e opinionista. Collabora con Panorama diretto da Carlo Rognoni. E’ tra le firme del sito “strisciarossa.it”. Autore di testi teatrali e di trasmissioni radiofoniche nazionali. Docente presso i master in giornalismo dell’Università di Tor Vergata. Autore del libro “Grillo in parole povere”, Città del Sole Edizioni, 2014.

Umberto
Berrino

Castellammare di Stabia, 1955. Inizia a dipingere negli anni ‘70 frequentando dal ‘76 l’Accademia di Napoli. Nell’80 si trasferisce a Roma dove conosce Renzo Vespignani che sarà suo maestro. Espone in Italia e all’estero. Sue tematiche preferite sono il Mediterraneo e le grandi vedute urbane, realizzati ad olio su tela o tecniche miste.

Vincenzo
Vasile

Nacque da due medici a Palermo sul finire della prima metà del secolo scorso, ricavandone l’illusione di una indeterminata immortalità. Dopo studi e varie “occupazioni” di sedi universitarie sentendosi respinto dal mondo accademico - forse per avere scritto una tesi di laurea in due volumi di settecento pagine sulla famiglia in Marx ed Engels - intraprese una carriera giornalistica che sarebbe durata 40 anni a L’Ora, all’Unità, al Fatto quotidiano.

Ha partecipato per nove anni alla redazione del programma televisivo Blunotte, trovando anche il tempo di scrivere diversi saggi su mafia, trame e Che Guevara e un romanzo breve di genere giallo satirico. Non ricorda più se, da quali e quanti di questi impegni lavorativi sia stato messo alla porta o abbia sbattuto lui la porta. Anche se a questo punto tutto ciò non ha molta importanza

Vittorio
Zambardino

1951. Ha fatto il giornalista. Ora è vecchio. Si è occupato in ordine cronologico di politica, di sport e di cultura digitale. Non è credente, ma è tifoso del Napoli. Ama il suo cane

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